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NATALE DELLO SPORTIVO 2015


All'insegna dello #Sportumano


Data: 30/08/2016


Uno sport umano, che metta al centro la persona, che sappia dare un giusto spirito alla competizione, è il messaggio che ha guidato la celebrazione di giovedì 17 dicembre scorso al Cambonino in occasione del Natale dello Sportivo. Il tradizionale appuntamento, organizzato dal Csi cremonese e dalla F.O.Cr., si è svolto anche quest’anno nella chiesa di “Ss. Nazario e Celso in S. Giuseppe”, grazie alla collaborazione della locale parrocchia, ed è stato anche l’occasione per il saluto ufficiale al vescovo Lafranconi, che a breve terminerà il proprio ministero. La serata è stata animata dai suggestivi canti del coro dell'oratorio di Arzago d'Adda.
In apertura della serata la fiamma del cero retto dal Vescovo è servita ad accendere le tre candele dell’Avvento poste ai piedi dell’altare, dove trovavano posto anche le bandiere del CSI, palloni e altri "attrezzi" sportivi.
All’inizio della celebrazione il saluto del presidente provinciale CSI, Daniele Zanoni, ed il ringraziamento al Vescovo per l’attenzione dimostrata in questi anni nei confronti della nostra associazione, e per le numerose occasioni di stimolo e riflessione che ci ha offerto.
E' entrato poi in scena Marco Rossetti che, in un monologo teatrale nei panni di un allenatore molto esigente, ha lanciato diverse provocazioni, facendo emergere l'idea dello sport che prevale sempre su tutto, a discapito degli interessi e delle esigenze della persona.
Hanno fatto seguito tre video-testimonianze di alcuni giovani atleti: Simone Corrado, 19 anni, canoista, di Casanova del Morbasco; Anna Rossi, 16 anni, dell'oratorio di S. Imerio, dove gioca a pallavolo in una squadra Csi; Davide Barosi, 16 anni, di Calvatone, portiere nelle Giovanili della Juventus, per questo motivo trasferitosi a Torino. Le parole di questi ragazzi hanno sicuramente aiutato a riflettere sulle aspettative e sui sogni dei ragazzi che vengono affidati nelle mani di dirigenti e allenatori, ed in particolare hanno dato vita a nuove riflessioni dell’allenatore-(attore), che ha iniziato a porsi delle domande ed a valutare sotto una nuova luce i propri ragazzi e la propria "missione".
Dalla lettura del Vangelo di Luca e dall'intervento teatrale ha preso spunto il Vescovo per la sua riflessione, nella quale ha sottolineato l'importanza di formare uomini e atleti, puntando all'eccellenza, anche attraverso l'esperienza sportiva, con la collaborazione e le sinergie di famiglie, società sportive, oratorio, scuola. L'obiettivo dell'impegno, del lavoro, della passione dell'allenatore e quello di "tirare fuori" un uomo eccellente, che rispetti gli altri, che sappia fare squadra, che non sia violento e aggressivo, che non ceda ai compromessi, che non usi i sotterfugi, che non accondiscenda alla partite truccate.
Prima della conclusione l’intervento del consulente ecclesiastico del CSI cremonese, don Paolo Arienti, che insieme ai ringraziamenti ha offerto una ulteriore occasione di riflessione, con la consegna del testo di un’intervista rilasciata dall’allenatore di Davide Barosi, Edoardo Sacchini, originario di Sospiro, inserita nell'ultimo numero Mosaico, e che alleghiamo.
Un omaggio a mons. Lafranconi, come saluto e ringraziamento da parte del CSI cremonese, ed in chiusura la benedizione finale del Vescovo, cui ha fatto seguito il brindisi natalizio negli spazi dell’oratorio.